Valentina Ambrosino, psicoterapeuta è insegnante/titolare del Dance Studio, è diplomata e specializzata in danzaterapia dal 2013, svolge corsi di danzaterapia presso la scuola di danza Dance Studio di Acerra in provincia di Napoli.

La danzamovimentoterapia è una disciplina specifica orientata a promuovere l’integrazione fisica, emotiva, cognitiva e relazionale della persona. E’ un valido supporto ad altri metodi e utile per il miglioramento del benessere psicologico e per l’intervento su varie aree di sviluppo dell’individuo, dall’area psicomotoria, all’area cognitiva, all’area emotiva e relazionale.
La danzaterapia utilizza la danza intesa come espressività e creatività del corpo, la parola “terapia” va intesa come promozione del benessere della persona.
Nata dall’intuizione di danzatrici di avanguardia dell’ultimo dopoguerra come Marian Chace, Trudi Schoop e Rose Gaetner, che sperimentarono l’impiego della danza e del movimento creativo per il benessere psicologico, la danzamovimentoterapia si collega idealmente ad antiche tradizioni nelle quali la danza era un mezzo fondamentale nelle pratiche di guarigione.
Per la sua ricchezza metodologico-applicativa, esprime anche competenze e tecniche rivolte allo sviluppo delle risorse umane, alla prevenzione del disagio psicosociale, alla formazione e al lavoro educativo. E’ utilizzata in ambito clinico, sociale, artistico, educativo, riabilitativo, nei percorsi di benessere e nella formazione, per promuovere l’integrazione psicofisica, relazionale e spirituale e la qualità della vita della persona.
Il movimento permette di entrare in contatto significativo con quella parte dell’individuo non descrivibile a parole. Viene posta grande attenzione all’impatto psicologico della danza sull’individuo e la danza è vista come espressione creativa di sentimenti soggettivi.
Il fattore intrinseco della danza è sorprendente e potente: il corpo è il primo strumento del sentire, del conoscere, del comunicare e del relazionarsi. Migliorare le abilità del movimento significa migliorare la capacità di comunicare.
Nell’unità corpo mente, una nuova “educazione” al corpo, consente di accedere ad uno stato mentale altro, l’uso del simbolo permette di esprimere quanto a livello inconscio è depositato dentro di noi, l’uso del ritmo ci porta ad essere presenti nel nostro tempo del qui ed ora, l’azione creativa ci permette di aprire orizzonti nuovi e punti di vista diversi, l’azione del gruppo permette di confrontarsi ed entrare in una dimensione relazionale di appartenenza e di identità.
La danzamovimentoterapia è una disciplina non finalizzata all’apprendimento di una tecnica di danza da padroneggiare, bensì alla scoperta e all’ esplorazione di una vasta gamma di movimenti al fine di ritrovare il proprio personale stile di danza spontanea. Non sono richieste, pertanto, competenze artistiche di nessun genere.
La danzamovimentoterapia fa parte delle arti terapie, professioni di matrice artistica e sociale che sviluppano il potenziale di salute individuale e collettiva insito nelle risorse creative. Gli standard di conoscenza, abilità e competenza pe una pratica professionale delle Arti Terapie in Italia sono definiti dalla Norma UNI 11592:2015, ai sensi della legge 4/2013.
Su indicazione e sotto la responsabilità di medici e/o psicologi, possono essere utilizzate anche in ambito sanitario quali risorse complementari e aggiuntive per la cura, la riabilitazione e la prevenzione di forme diverse del disagio, in una pluralità di contesti: ambulatori, comunità, centri privati, ospedali, scuole, centri di accoglienza, carceri ecc.